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Viana… superstar?!

Ullallà… sembra che Viana de Castelo stia godendo un momento di grande celebrità!
Al recente WindFestival di Diano Marina i ” reduci” del meeting internazionale JP/Neil Pryde “spandevano” lodi sulle potenzialità dello spot portoghese con cui avevano fatto conoscenza pochi giorni prima.
Addirittura l’amico Sapo, mi raccontava “è un posto spettacolare in cui puoi fare windsurf, kite, sup a livello stellare…”.
Ma dai?!
E solo dal 2009 che bazzichiamo da quelle parti per le nostre vacanze estive e a Viana ci siamo tornati ben 4 volte, sempre con grande soddisfazione.

E lo spot, nostra meta di vacanza quasi abituale, è in predicato di diventare meta di una tappa del circuito PWA 2018, come avrà già letto chi si è preso il numero di Wind News di ottobre/novembre 2017, attualmente in edicola…


Proprio per questa ragione vi riproponiamo le nostre mission più recenti a Viana de Castelo, già pubbicate sul caro vecchio sito, ormai in disuso, dallo sfondo arancione…

Nei vari articoli trovate tutte le info su questa meta, con i tantissimi “pro” e i pochi “contro” di una mission estiva da quelle parti… contro che da parte mia posso riassumere con la sola temperatura dell’acqua veramente fredda, a volte anche più che quella del Guincho, che può “scoraggiare” gli eventuali accompagnatori che vogliono fare il bagno in costume.
Detto questo, dato che i nostri report sono molto “liguri” in ottica sistemazioni, adatti giusto al target dei lettori del nostro magazine (dicesi campeggio o al massimo bungalow… ah, ah, ah!), vi segnalo anche il recente articolo del collega Calò, che recensisce una struttura un po’ più da “ricchi” a Viana!

Per completezza vi devo dire però che la piaga degli incedi, quasi tutti di origine dolosa, si abbatte periodicamente sul Portogallo, dove già nel giugno scorso, si era pagato un tributo altissimo in fatto di vite spezzate, con 64 persone che avevano perso la vita in un incendio devastante…
E la cosa si è ripetuta pochi giorni fa con l’incendio divampato al passaggio dell’uragano Ophelia.
Nell’agosto 2016, durante l’ultima nostra mission da quelle parti, la zona alle spalle di Viana de Castelo, era stata devastata da un vasto incendio che per giorni aveva interessato l’entroterra della regione.
Entroterra che anche nei giorni scorsi, è stato funestato dagli incendi alimentati dai venti dell’uragano “impazzito” Ophelia: la zona di Pontevedra con i vastissimi boschi di eucalipti e pini e l’adiacente zona di Vigo sono state le località più colpite.
Già l’anno scorso l’entità dell’incendio, alimentato dal termico sempre presente in zona, ad un certo punto, ci aveva consigliato di spostarci versa la zona di Lisbona, quando la situazione sembrava mettersi al peggio: il fortissimo odore di bruciato e il filtro della fuliggine ai raggi del sole per giorni aveva interessato anche la zona costiera.
Già allora l’incendio era stato domato con fatica, grazie anche all’aiuto dei canadair spagnoli, che questa volta però erano impegnati a cercare di salvare la Galizia, anch’essa in fiamme e non sono potuti intervenire per giorni.
Anche in Galizia come in Portogallo le alte ed anomale temperature dei giorni scorsi sopra i 30 gradi e la lunghissima siccità che ha interessato quest’estate tutta l’Europa del sud, non hanno di certo aiutato…
Dove poco hanno potuto i vigili del fuoco, è arrivata la pioggia, a salvare almeno le vite di chi vive nelle zone colpite (anche questo ottobre è stato proprio il nord del paese e questa zona in particolare, tra le più belle di Spagna e Portogallo, a pagare il tributo di vittime più alto con più di 40 persone che hanno perso la vita tra le fiamme, cercando di salvare le case…).