Test Simmer BlackTip 5.3 2020

La Blacktip, la wave quattro stecche di Simmer, nonostante il grande successo di pubblico che l’ha accompagnata negli ultimi due anni, per il 2020 è stata ridisegnata in ogni misura dal sail designer Tomas Persson. Le misure più piccole adottano una tasca d’albero più stretta che aumenta gradualmente nelle misure più grandi per offrire il migliore equilibrio tra potenza e manovrabilità. Disponibile in due versioni di colore, esteticamente meno vivaci dello scorso anno, appare però ben rifinita nei dettagli. A livello costruttivo i materiali sono di ottima qualità, i rinforzi sono attentamente dosati per garantire una buona resistenza e durata pur con un peso tra i più bassi in circolazione. Tanto che il buon Max, che utilizza le mie “vecchie” Blacktip HD 2018 4.2 e 4.7 con costruzione in X-ply/PVC, è rimasto piacevolmente stupito della leggerezza della sua nuova 5.3. La finestra in monofilm, ancora più ampia rispetto all’anno scorso, sulla misura 5.3, meno soggetta ad uscite in condizioni da battaglia, “spaventa” meno e si può sfruttare, senza troppe remore, il surplus di leggerezza, la precisione in andatura e in surfata. È sempre stato difficile, negli ultimi anni, prendere in fallo la Blacktip in fatto di controllo e stabilità con il vento forte… mentre qualche appunto lo si poteva muovere in fatto di potenza con il vento leggero.

L’edizione 2020, pare aver cancellato questo “appunto”, anche perchè pur in presenza di un surfista pesantuccio come Max, la potenza che la Blacktip riesce ad erogare (si gioca molto con la mano dietro per gestire una propulsione ottimale) consente di partire agevolmente in planata anche il vento rafficato e non troppo sostenuto. Nonostante ci troviamo al cospetto di una vela compatta e moderna, strettamente indicata per fare wave “vero”, in questa misura 5.3 la Blacktip 2020 si è rivelata così versatile, efficiente, reattiva e vivace, confortevole… che la potete usare, anche a Noli, divertendovi e… questo è tutto dire!