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Ma ci faremo mai furbi?! Due!

C’è fermento nell’aria… anzi più che fermento c’è il solito nervosismo che contraddistingue tutte le attese… le solite crisi d’ansia da mareggiata da sud ovest!
Ieri ad esempio… è arrivato in redazione Alberto, trafelato, alla ricerca di un adattattore per il boma… “belin, arriva una mareggiata ciclopica di libeccio, di quelle che portano via i bagni… e non ho l’adattattore del boma!”
Da uno che ha uno stabilimento balneare, potresti pensare che le preoccupazioni dovrebbero essere altre ed invece anche lui è un… windsurfista “bacato” della vecchia guardia!
Mio fratello, più “serio” lavorativamente parlando del sottoscritto, anche se è un vecchio surfista da onda…  è già diverse mattine che perde almeno un’ora a controllare i vari siti meteo per sincerarsi che le onde arrivino veramente.
E che dire di Max, sentito per telefono stamattina,” agitato” come me, che già “organizzava” le cose per la mareggiata di giovedi mattina e già forse anche di mercoledì sera… il “problema” è che durante la telefonate, tutti e due concordavamo che se ci avessero regalato un sacco di soldi veramente… beh non saremmo stati così contenti come per l’arrivo di una mareggiata come questa!

E ancora… sabato sera, davanti ad una pizza fumante, mia moglie mi ha buttato lì, che il prossimo week-end avremmo anche potuto andare sul Garda, per incontrare Luca ed Elisa, i nostri cari amici del nord est, “compagni di merende” dell’ultime vacanze “lunghe”, che inaugurano il loro nuovo camper con una trasferta lacustre.
Eeeeeeeeeh?! Vuoi mica che il sogno diventi un incubo?!
Era già almeno un paio di giorni che monitoravo la grande mareggiata da sud/ovest in arrivo nei prossimi giorni e già stavo “sognando” ad occhi aperti su una possibile uscita con le onde, in windsurf, nel mio caro home spot…
La possibile trasferta sul Garda, piacevole sicuramente per incontrare i nostri cari amici… arrivava come un fulmine a ciel sereno a turbare i mie sogni!
E se mai ci fosse onda di scaduta anche sabato?!
“Guarda se non ci sono le onde, ci si può pensare… ma danno una mareggiata con le contropalle che dovrebbe arrivare anche qui da noi. E una mareggiata alle Fornaci, d’estate, non la perderei per tutto l’oro del mondo…”
A quel punto mio nipote Nicolò, che era con noi a cena… “Ma Fabio… quante volte ti ho sentito dire se ci sono le onde non facciamo questa o quell’altra cosa. Anche se, per una volta, ti perdessi una mareggiata, cosa vuoi che sia…”
Cosa vuoi che sia?! Quando e se avrai mai una “passione” come questa, ne riparliamo…
Sto male fisicamente anche solo al pensiero di mancare all’appuntamento!
E giusto, giusto sette anni fa mi sono già occupato in un reda di Wind News di questo aspetto del nostro sport… che è poi è una delle componenti (almeno per me) che lo rende così speciale!
Le sensazioni, l’ansia e i “protagonisti” sono sempre gli stessi: a questo punto, sette anni dopo, a 50 anni suonati il sottoscritto e quasi 50 il mio amico Max… furbi non lo diventeremo mai.
Speriamo solo, vista l’età… di non farci troppo male… ah, ah, ah!

Da quanti anni faccio windsurf? Tanti… più di venti!
Quanti anni ho sulla schiena?! Tantissimi, forse troppi!
“Ricordati che sei più vicino ai 50 che ai 40…” così mi hanno “demolito” prima mia madre e poi mia moglie, quando di ritorno dalla mareggiata di lunedì scorso, ho detto loro, che seppur stanchino, sarei andato a giocare a calcetto alla sera!
Eppure nonostante queste premesse sarà mai possibile che tutte le volte che le previsioni annunciano una mareggiata tosta dalle nostre parti… nella “vigilia” di attesa riesca a diventare intrattabile e mi venga persino mal di stomaco dal nervosismo?!
Domenica notte, non riuscivo a prendere sonno: fantasticavo di onde, di vento, di manovre (quali?!)… e una sottile agitazione mi angosciava. Era la paura di non porterci essere, che per una ragione o per all’altra, all’ultimo momento, nonostante il difficile lavoro di incastro tra un impegno e l’altro, per scappare dal lavoro… dover rinunciare. L’appuntamento con Max per partire alla volta degli spots del ponente era alle 12 e durante tutta la mattinata, l’agitazione aumentava, tra uno sguardo a Windfinder ed uno alle web cam, tra una telefonata al Panda, al lavoro ad Albenga ed una a Gigi Le Carrò, anche lui già al “lavoro” alla Spiaggia d’Oro!
Dovevo finire le ultime cose del numero di novembre, eppure non riuscivo a concentrarmi sul giornale… e dire che sabato, viste le previsioni succose per lunedì e martedì, ero venuto a lavorare al computer, da solo in ditta, per portarmi avanti. Quasi tutto il giorno ad impaginare, tanto imperava la cippa… ma vedermi a lavorare al sabato è come pensare a Cassano che fa il cerimoniere per la regina d’Inghilterra (by Crozza) o come credere che il Panda sia riuscito a sorpassare qualcuno in velocità sul bordo in windsurf!
Domenica, grazie a Dio un po’ di “metadone” da 5,3 sono riuscito a prenderlo ad Andora… niente di che, ma sempre meglio che niente!
Mi sono calmato un po’ e alla sera ho scaricato le vele sopra la 5,3, le tavole sopra gli 80 litri ed ho preparato il vecchio Grand Vojager, “only wave” pronto per la grande mareggiata da sud ovest annunciata da tutti i meteo del mondo!
Da dove arriva il vento… a volte mi sembra di essere in mercoledì da leoni: se un’uscita a Noli, ormai non mi fa più ne’ caldo ne’ freddo, quando arriva una mareggiata seria, l’atmosfera cambia… sia che si faccia windsurf o surf da onda, c’è qualcos’altro, un non so che di agitazione, forse la consapevolezza di far parte di una specie di tribù di pochi “eletti”… a cui basta esserci per sentirsi felici.
Belin sto diventando scemo… durante la mattinata di lunedì, ripreso ancora dall’agitazione, sono persino arrivato a pensare di spostare l’auto più verso l’uscita del parcheggio della ditta, non più di dieci metri, per esorcizzare la paura di essere “chiuso” se per caso come qualche volta, raramente, accade, poco prima delle 12, fosse arrivato qualche grosso camion con i bancali di carta da scaricare.
In uno dei rari momenti di lucidità sono riuscito anche a connettere… non si può “vivere” così, può cadere il mondo e a me l’unica cosa che interessa e scappare alla veloce in acqua… non sono mica normale! Con questa convinzione sono salito in macchina, insieme a Max arrivato, trafelato, qualche minuto prima delle 12.
Le sue parole, appena preso posto sul sedile, mi hanno basito: “Ma lo sai che ho un’agitazione addosso, ho persino mal di stomaco dal nervoso, non riuscivo a concentrarmi sul lavoro stamattina… ho una scimmia, ma sarà mai possibile?! é cent’anni che faccio windsurf, eppure tutte le volte che c’è una mareggiata…”
Ormai è chiaro… non “guariamo” più: se uno non è diventato “furbo” a questa età, non cambia più… per fortuna!

3 thoughts on “Ma ci faremo mai furbi?! Due!

  • Furbi mai malati per sempre!
    A 60 suonati e dopo circa 40 di windsurf con vari danni pregressi e recenti,sono qui a sperare di prendere il meglio domani,unico pomeriggio libero.
    Evviva i Furbi (si,con la Fattura maiuscola) come noi

    • A Beppe… questa è una di quelle tue “trovate” che, a volte, mi fanno pensare che sei un genio… ah, ah, ah… peccato però che su una che sembri un genio, ne inanelli anche cento che sembri un… pazzo… ah, ah, ah! Grande!

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